Francia, Germania, Paesi Bassi, Cile / 92’
lingua Spagnolo
cast Juan Margallo, Tomas Del Estal, Manuel Moron, Itziar Aizpuru
sceneggiatura Alireza Khatami
co-sceneggiatori Dominique Welinski, René Ballesteros
fotografia Antoine Heberlé
montaggio Florent Mangeot
scenografia Jorge Zambrano
costumi Nadine Kremeier
suono Miroslav Babic, Markus Krohn
effetti speciali Mikros
Alireza Khatami - Los versos del olvido
Sinossi
L’anziano custode di un remoto obitorio ha una memoria infallibile per qualsiasi cosa, eccetto i nomi. Passa le sue giornate a mostrare cadaveri a coloro che vengono a reclamare i propri cari defunti e a prendersi cura delle sue amate piante. Quando scoppia una rivolta in una città vicina e la milizia irrompe clandestinamente nell’obitorio per nascondere le vittime civili, l’uomo scopre il corpo di una giovane sconosciuta. Riaffiora il ricordo delle perdite personali subite, e l’uomo si imbarca in una magica odissea, deciso a dare degna sepoltura alla donna con l’aiuto di un becchino mistico che colleziona storie di morti, di una donna anziana in cerca della figlia scomparsa tempo addietro e dell’autista di un carro funebre tormentato dal proprio passato.
Commento del regista
Los versos del olvido si ispira a eventi tragici che porto nel profondo del mio cuore. Per anni non ho avuto il coraggio di ripercorrere questi ricordi. È stato solo dopo essere venuto a patti con gli eventi in una lingua e una geografia diverse che ho potuto parlarne e comprendere che l’amnesia storica spiana la strada alla reiterazione della violenza. Los versos del olvido parla della necessità etica di ricordare il passato e resistere alla violenza dell’oblio come forma di riscatto personale. Una riflessione sulla politica della memoria, un omaggio poetico a coloro che lottano per rendere giustizia agli sconosciuti.